crowdsourcing design - modalità progettuali per utilizzo di piattaforme creative INTERACTIVE SYSTEM TO EVOLUTION OF CREATIVE PLATFORMS - progetto sperimentale di interoperabilità didattica di Data-Design condotta attraverso innnovativi scenari e forme di organizzazione dei processi di apprendimento interattivo e collettivo - CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN - PILOTA 2 e 3 intregrazione ai corsi di Design A e B a.a. 2011 -12, facoltà di architettura, reggio calabria
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cecilia polidori TWICE DESIGN LESSONS - http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.com
CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN - http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.com
CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 2 -http://ceciliapolidoritwicedesign2.blogspot.com
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CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 5 - http://ceciliapolidoritwicedesign5.blogspot.it
capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori
capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori
"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."
Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010
"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."
Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011
la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011
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esito 3° Lezione
- 0. appunti Lezione 3
- 1. ARTE PROGRAMMATA - BRUNO MUNARI, Pubblicato da Fabrizio Allegra a 11/21/2011 06:34:00 PM
- 1. Arte programmata/ Arte cinetica e programmata, 1/3 di post Pubblicato da A. Azzurra Micalizzi a 11/24/2011 03:56:00 PM
- 1. Arte programmata/ Arte cinetica e programmata, 1/3 di post Pubblicato da Marco Lombardo a 11/21/2011 03:13:00 PM
- 1. Bruno Munari e l'Arte programmata, Pubblicato da Rocco Luvarà a 11/20/2011 06:44:00 PM
- 11. Achille e Pier Giacomo CASTIGLIONI, Pubblicato da Francesco Longo a 11/26/2011 05:05:00 PM
- 11. Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Pubblicato da Immacolata Lacopo a 11/22/2011 12:05:00 AM
- 11. Achille e Pier Giacomo CASTIGLIONI, Pubblicato da Valentina Laiacona a 11/23/2011 03:15:00 PM
- 12. vaso Camicia, produz. Danese, 1961, Pubblicato da Lavinia Parisi a 11/23/2011 05:43:00 PM
- 12. vaso Camicia, produz. Danese, 1961, Pubblicato da Martina La Manna a 11/23/2011 06:57:00 PM
- 12. vaso Camicia, produzione Danese, 1961, Pubblicato da Alessandro Barreca a 11/27/2011 12:51:00 AM
- 13. KARTELL ARREDO E DESIGN, Pubblicato da Enza Lacopo a 3/17/2012 04:17:00 PM
- 13. Kartell, Pubblicato da erika.fammartino a 11/23/2011 01:09:00 PM
- 14. cestino Mascarene, produz. Danese, 1964, Pubblicato da Martina La Manna a 11/24/2011 02:46:00 AM
- 14. E. M. Cestino Mascarene, produz. Danese, 1964, Angela Morabini corretto, Pubblicato da CECILIA and Cecilia a 4/15/2012 09:45:00 AM
- 14. E. M. Cestino Mascarene, produz. Danese, 1964, Pubblicato da Angela Morabini a 4/05/2012 11:18:00 AM
- 15. 16. E. Mari e il Portacenere Borneo, produz. Danese, 1966 e E. Mari e la Zuccheriera Java,prod. Danese 1968. Pubblicato da Federicaromeo a 2/21/2012 09:15:00 PM
- 15. E. Mari e il Portacenere Borneo/portacenere Borneo, produz. Danese, 1966, Pubblicato da Alfonso Ianni a 11/29/2011 09:56:00 PM
- 15. portacenere Borneo, produz. Danese, 1966: la funzionalità a portata di mano. Pubblicato da Federica Papalia a 1/18/2012 02:01:00 PM
- 16. zuccheriera Java, produz. Danese, 1968 (1965 prototipo in PVC), Pubblicato da A. Azzurra Micalizzi a 11/23/2011 06:00:00 PM
- 16. zuccheriera Java, produz. Danese, 1968 (1965 prototipo in PVC), Pubblicato da annafleresallievodesign a 11/29/2011 08:53:00 PM
- 16. Zuccheriera Java... si capisce sì e no, se invece. Pubblicato da Giovanni De Blasio a 11/25/2011 11:52:00 AM
- 17. Enzo Mari e la forma semplice: Serie della natura..ci provo anch’io! Pubblicato da Caterina Chiofalo a 11/26/2011 11:09:00 PM
- 17. Enzo Mari, Serie della Natura, 1967, Pubblicato da Martina La Manna a 11/23/2011 04:44:00 PM
- 4. Max Bill, Pubblicato da Angela Morabini a 12/27/2011 07:03:00 PM
- 4. Max Bill, Pubblicato da Evelyn Grillo a 11/22/2011 04:10:00 PM
- 4. Max Bill, Pubblicato da Francesco Longo a 11/29/2011 06:29:00 PM
- 4. Max Bill, Pubblicato da Giusy Pesce Design a 11/21/2011 02:37:00 PM
- 5. Bruno Munari, Pubblicato da Marco Lombardo a 11/21/2011 04:10:00 PM
- 5. E.M. Bruno Munari, 8. E.M., GRUPPO T. Pubblicato da Federicaromeo a 1/10/2012 05:06:00 PM
- 6. Bruno Munari e il design, Pubblicato da luigi muraca a 3/11/2012 01:09:00 PM
- 6. Bruno Munari, Artista e designer, ediz. Laterza, Bari...., Pubblicato da Angelica Commisso a 12/25/2011 08:16:00 PM
- 7. Bruno Munari, libri per bambini, dal 1938/ Bruno Munari, libri per bambini: Libri Illeggibili e Prelibri, Pubblicato da Mariagrazia Cotroneo a 11/29/2011 10:02:00 AM
- 7. Bruno Munari, libri per bambini, dal 1938/Pubblicato da A. Azzurra Micalizzi a 11/25/2011 06:00:00 PM
- 8. e 10. Gruppo T - Lea Vergine, Pubblicato da Antonella Franzè a 1/10/2012 07:18:00 PM
- 8. Gruppo T (Giovanni Anceschi, Gianni Colombo) 2/3 di post Pubblicato da A. Azzurra Micalizzi a 11/24/2011 03:56:00 PM
- 8. Gruppo T (Giovanni Anceschi, Gianni Colombo) 2/3 di post Pubblicato da Marco Lombardo a 11/21/2011 03:13:00 PM
- 9. Olivetti not only typewriter, Pubblicato da Vanessa Furfaro a 12/05/2011 09:46:00 PM
- 9. Olivetti, Pubblicato da Aromolo Francesco a 11/28/2011 10:36:00 PM
- 9. Olivetti, Pubblicato da Maria Lorenza Crupi a 11/22/2011 06:10:00 PM
- Olivetti No Stop! Pubblicato da Vanessa Furfaro a 1/10/2012 06:21:00 PM
- Quando il design..., Pubblicato da Valentina Laiacona a 1/21/2012 10:58:00 PM
- SOTTSASS AND OLIVETTI, Pubblicato da Vanessa Furfaro a 12/14/2011 09:30:00 AM
6° Lezione: 3a ESERCITAZ.
- "MAX" HANDMADE BOOK, Pubblicato da Antonella Franzè a 4/07/2012 06:17:00 PM
- Casablanca Handmadebook, Pubblicato da Francesca Varano a 3/18/2012 01:54:00 PM
- Danila's HandMade Book, Pubblicato da Danila Punturiero a 2/11/2012 03:56:00 PM
- FASCE E COLORI HANDMADE BOOK, Pubblicato da Immacolata Lacopo a 2/22/2012 09:04:00 AM
- Hand Made Book a strisce...Pubblicato da vanessa giurlanda a 4/08/2012 06:51:00 PM
- Handmadebook about Ettore Sottsass, Pubblicato da Vanessa Furfaro a 4/03/2012 02:07:00 PM
- HMBookTERIO, Pubblicato da erika.fammartino a 4/06/2012 04:15:00 PM
- Max Book. L'emozione prima della funzione!, Pubblicato da ROSARIA GRASSO a 2/19/2012 03:58:00 AM
- MultiColor Enamels Book, Pubblicato da Ilaria Mannino Design a 2/21/2012 01:19:00 PM
- My 1st Sottsass Handmade Book, Pubblicato da Domy D'amico a 3/02/2012 03:20:00 PM
- My 2nd Sottsass Handmade Book, Pubblicato da Domy D'amico a 4/09/2012 10:58:00 PM
- My barbaric Book, Pubblicato da Marco Lombardo a 2/10/2012 02:59:00 PM
- My FUCHSIA handmade book, Pubblicato da Maria Lorenza Crupi a 4/11/2012 12:24:00 AM
- MY HAND BOOK "ETTORE" corretto da me e che fatica! x Azzurra Micalizzi e Pubblicato da CECILIA and Cecilia a 4/14/2012 04:56:00 PM
- MY HAND BOOK "ETTORE", Pubblicato da A. Azzurra Micalizzi a 4/04/2012 03:28:00 PM
- MY HANDMADE BOOK ABOUT ETTORE SOTTSASS'S LANDSCAPE, Pubblicato da Caterina Chiofalo a 4/05/2012 07:14:00 PM
- MY HANDMADE BOOK “ETTORE” - 1° versione, Pubblicato da A. Azzurra Micalizzi a 3/04/2012 12:02:00 PM
- MY HANDMADE BOOK “ETTORE”, Pubblicato da A. Azzurra Micalizzi a 3/04/2012 12:02:00 PM
- My Handmade Book! Pubblicato da Federica Cilea a 2/03/2012 03:52:00 PM
- My Handmade Book, Pubblicato da Angela Morabini a 2/21/2012 06:36:00 PM
- My Handmade Book, Pubblicato da Caterina Gagliostro a 2/16/2012 12:02:00 PM
- My HandMade Book, Pubblicato da Francesco Leto a 4/11/2012 10:02:00 AM
- MY HANDMADE BOOK: GLASS & COLOR, Pubblicato da Immacolata Lacopo a 4/11/2012 09:24:00 AM
- My laminate Book, Pubblicato da Chiara Fugazzotto a 2/09/2012 08:35:00 PM
- My Letraset Book, Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 4/07/2012 05:01:00 PM
- My Max Book, Pubblicato da Maria Chiara Grasso a 2/18/2012 12:17:00 PM
- My Multicoloured Book, Pubblicato da Demetrio Luvarà DESIGN a 4/11/2012 10:12:00 AM
- MY NEW TOTEM ODALISCA BOOK, Pubblicato da Enza Lacopo a 4/11/2012 09:25:00 AM
- My Oppositive Book, Pubblicato da Stefania Bella a 2/16/2012 08:53:00 PM
- My Paintings Book, Pubblicato da Carlo Tebala a 2/11/2012 04:09:00 PM
- My second Handmade Book..., Pubblicato da Caterina Gagliostro a 2/20/2012 10:08:00 PM
- My Sottsass HandMade Book, Pubblicato da Caterina Sposato a 2/10/2012 07:04:00 PM
- My Sottsass HMB, Pubblicato da Carla Bulone a 4/11/2012 08:50:00 AM
- MY SOTTSASS HMB, Pubblicato da Fabrizio Allegra a 4/07/2012 11:26:00 AM
- My Sottsass HMB, Pubblicato da Martina La Manna a 3/04/2012 12:06:00 PM
- MY SOTTSASS’S HMB, Pubblicato da Simona Cutrupi a 3/02/2012 04:36:00 PM
- My Superbook, Pubblicato da Giancarlo Ferrante a 2/03/2012 03:08:00 PM
- My Totem Book, Pubblicato da Giusy Pesce Design a 1/25/2012 06:39:00 PM
- MY TOTEM ODALISCA BOOK, Pubblicato da Enza Lacopo a 2/22/2012 10:00:00 AM
- MY VALENTINE HANDMADE BOOK, Pubblicato da Mariagrazia Cotroneo a 4/07/2012 09:23:00 PM
- Sottsass's Portrait Handmade book, Pubblicato da Giusy Fazio a 4/02/2012 06:29:00 PM
- SOTTSASS’S THOUGHTS… MY HANDMADE BOOK, Pubblicato da Valentina Laiacona a 2/28/2012 09:43:00 PM
- The ceramic handmade book, Pubblicato da Federica Papalia a 1/30/2012 01:06:00 PM
- Valentine book. Design & Pubblicità, Pubblicato da Francesca Varano a 2/16/2012 11:09:00 PM
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giovedì 1 dicembre 2011
attenzione
martedì 29 novembre 2011
E. Mari e il Portacenere Borneo
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| portacenere Borneo, produz. Danese, 1966 |
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| vassoio Putrella |
Mari spiega che alla base della sua progettazione c’è il desiderio di proporre delle forme indipendenti dalla moda, destinate a durare, facili da realizzare tecnicamente, e che portino con sé, quando è possibile, un po’ del fascino degli oggetti e degli ambienti industriali, come accade esemplarmente nel vassoio Putrella, fatto appunto con una putrella piegata ai bordi, che porta il cantiere nel salotto. Altri tempi, verrebbe da dire, visto che negli ultimi anni il fascino degli ambienti industriali si è molto appannato. Ma non la potenza estetica spontanea che hanno gli oggetti, e che il design di Mari cerca di portare in luce.
Nel caso di Mari assistiamo a una ricerca che ha lo scopo di produrre un buon oggetto, attività
per la quale, diversamente che nel caso dell’arte, non basta l’assenso di un critico e di un gallerista. Bisogna fare i conti con esigenze di funzionalità, di riproducibilità tecnica, di realizzabilità industriale.
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| retro del Portacenere Borneo - E. Munari |
Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori, Milano, marzo 2011, 1° ediz., pg.57 ,
La Repubblica-Cultura, Etica ed estetica del prodotto industriale: esce l’autobiografia del più grande creatore di oggetti -Domenica 3 Aprile 2011, pg.44
http://www.awn.it/AWN/Engine/RAServeFile.php/f/Rassegna_Stampa/rep030411a.pdf
immagini:
http://www.lieucommun.fr/2010/11/promotions-sur-le-eshop/
http://s1203.photobucket.com/albums/bb394/clash78/?action=view¤t=105.jpg
http://duendepressrelations.wordpress.com/2010/01/11/che-fare-text-by-enzo-mari-and-gabriele-pezzini/
Enzo Mari,zuccheriera Java, produz. Danese

E.M. Max BILL
E’ allievo del Bauhaus a Dessau, frequenta gli atelier del metallo, di teatro, di pittura e di architettura, ne ricava una grande conoscenza dei materiali, la convinzione della necessità logica di una sintesi delle arti che si articoli intorno all’architettura, poiché le arti hanno come funzione quella di aiutare a costruire uno spazio appropriato alla vita dell’uomo ed alla sua armonia. 
wall clock, 1957Bruno Munari, libri per bambini: Libri Illeggibili e Prelibri
Questa frase, che Bruno Munari ha voluto all’inizio della sua mostra antologica a Milano nel 1986, sintetizza la sua filosofia di vita che tanto lo avvicina a quella del designer Enzo Mari.
Come B. Munari anche E. Mari attribuisce al gioco un ruolo decisivo nello sviluppo dell’ intelligenza di ogni bambino, dedicando all’età dell’infanzia buona parte della sua ricerca. Nel tentativo di sperimentare nuove forme del linguaggio visivo e del materiale editoriale, B. Munari nel 1949 progetta la sua serie di “Libri Illeggibili”, dove il libro viene concepito come oggetto, indipendentemente dalle parole stampate. Sono definiti illeggibili, perché privi di testo, l’ attenzione dell’autore, infatti, è rivolta esclusivamente a quegli elementi che normalmente vengono trascurati: tipologia di carta, rilegatura, colori, spazi bianchi, margini e formati.


lunedì 28 novembre 2011
Olivetti
Lo Stile "Olivetti"
parole Adriano Olivetti intendeva che l’impresa, oltre a ricercare l’eccellenza in tutte le attività, deve anche saper comunicare i suoi valori e costruire un’immagine che sia l’espressione veritiera della realtà aziendale.
L’impresa può comunicare con il design di un prodotto, con l'architettura di una fabbrica, l’arredo di un negozio, la grafica di un poster, il testo o il disegno di una pubblicità…
La bellezza dei prodotti, degli edifici, dei poster o dei messaggi pubblicitari nella tradizionale cultura Olivetti non ha un valore solo formale: la bellezza della forma comunica la realtà dell’azienda e perciò ha un valore sostanziale. Le scelte estetiche in tutte le aree di attività sono considerate importanti quanto le scelte tecnologiche o gestionali.
Lo “stile Olivetti” nasce da questa cultura che permea ogni fase della vita aziendale, ma che affida al prodotto e al suo design un ruolo centrale.
Quando in Italia ancora non esistono scuole per il design industriale, in Olivetti i designer sono già al lavoro. Designer che non si limitano a ricercare “un bel vestito” per una nuova macchina, ma che lavorano a stretto contatto con i progettisti per dare un senso e una giustificazione a ogni forma dal punto di vista comunicativo, funzionale, ergonomico.
Ai designer si chiede di disegnare forme capaci di comunicare in modo immediato la funzione del prodotto; di facilitarne l’uso e di mettere l’utilizzatore a proprio agio, eliminando tutto ciò che è superfluo o ambiguo; di esprimere il carattere tecnologico del prodotto attraverso forme coerenti con lo stile e i valori del suo tempo.
Il design delle macchine per ufficio meccaniche
L’aspetto estetico dei prodotti era considerato molto importante già dal fondatore Camillo Olivetti, che nel 1912 scriveva: “la macchina per scrivere non deve essere un gingillo da salotto, con ornamenti di gusto discutibile, ma deve avere un aspetto serio ed elegante nello stesso tempo”.
Negli anni ’30, con Adriano Olivetti, il design e la comunicazione acquistano un posto più rilevante ed esplicito nella gestione della Società.
Adriano chiama in Olivetti scrittori, architetti, grafici e artisti che portano nuove idee e partecipano con larga autonomia a gruppi di lavoro interdisciplinari.
I segni del cambiamento sono già visibili nella MP 1 (1932), una portatile che abbandona la forma monumentale delle prime macchina per scrivere per adottare una forma più appiattita e leggera. Con la Studio 42 (1935) la stretta collaborazione tra progettisti e designer inizia fin dalle prime fasi del progetto; si inaugura così un metodo di lavoro che verrà mantenuto anche in seguito.
Negli anni ’50 l’eccellenza della tecnologia e del design consentono ai prodotti Olivetti di ottenere grandi successi sui mercati internazionali.
Un ruolo primario è svolto da Marcello Nizzoli, architetto eclettico con una forte propensione alla comunicazione, che fin dal 1938 ha uno stretto rapporto di collaborazione con l’Olivetti. I prodotti di Nizzoli sono disegnati con uno stile improntato a una continua ricerca della massima funzionalità e sincerità espressiva;
tra gli altri si ricordano le calcolatrici MC4 Summa (1940), Divisumma 24 e Tetractys(1956); le macchine per scrivere Lexikon 80 (1948) e Lettera 22 (1950).
In particolare la Lexikon 80 rappresenta un punto di riferimento nella storia internazionale del design per le soluzioni rivoluzionarie adottate che integrano innovazione tecnologica ed eccellenza formale: i due pezzi del coperchio e della copertura combaciano perfettamente con linee morbide, realizzate grazie al nuovo processo di pressofusione, per cui la carrozzeria può essere studiata come un unico involucro da modellare. Anche la Lettera 22 entra molto presto nel mito della storia Olivetti.
Questa continua ricerca nel campo del design ottiene numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Il Museum of Modern Art (MOMA)
di New York nel 1952 organizza per la prima volta una mostra di prodotti industriali e la dedica a “Olivetti: design in industry”. Dalla Lexikon 80 in poi sono una decina i prodotti Olivetti che entreranno a far parte delle collezioni permanenti del MOMA.
Nel design delle macchine per scrivere elettriche la Praxis 48 (1963), disegnata da Ettore Sottsass, segna una svolta: la linea più squadrata sottolinea il valore tecnologico di uno strumento di lavoro, mentre la soluzione formale della tastiera a mensola rispetto alla scatola del corpo è frutto delle notevoli possibilità tecniche ed estetiche offerte dal sistema elettrico.
Ben diversa è la soluzione che Sottsass propone per la Valentine (1969), la portatile rosso fuoco definita dal poeta Giovanni Giudici “una Lettera 32 travestita da sessantottina”. E’ il primo esempio di un prodotto per ufficio anticonformista e sorprendente, che precorre l’evoluzione del mondo del lavoro verso uno stile più informale.
Con l’elettronica innovazione di prodotto e di design
Con l’avvento dell’elettronica anche il lavoro del designer subisce dei cambiamenti: se con le macchine meccaniche la carrozzeria era la copertura di un meccanismo complesso (es. la Divisumma era costituita da 2000 pezzi di meccanica fine), con quelle
elettroniche la libertà per il designer è maggiore, poiché i pezzi possono essere composti in maniera più libera. La sua funzione diventa realmente progettuale: tocca al designer trovare forme e soluzioni ergonomiche che soddisfino le attese e le esigenze del cliente.
L’era dei prodotti elettronici si apre con l’Elea 9003 (1959), il primo grande elaboratore realizzato in Italia. Innovazione del prodotto e innovazione del design: Ettore Sottsass per soddisfare le esigenze di modularità e combinabilità di questo sistema complesso ricorre a una brillante soluzione di cablaggio aereo delle varie unità di elaborazione.
La piccola elettronica Olivetti si inaugura con la Programma 101 (1965), il calcolatore da tavolo disegnato con grande eleganza e funzionalità da Mario Bellini. I modelli seguenti della stessa serie e il sistema per la raccolta dei dati TCV 250(1967) presentano linee continue date da una membrana elastica che si tende sui diversi volumi.
Il 1973 è un anno di particolare innovazione nel design delle calcolatrici elettroniche, con la Divisumma 18 e la Logos 68, entrambe disegnate da Bellini. Per differenziarsi da altri prodotti anonimi, queste calcolatrici puntano su forme nuove: una particolare sezione triangolare per la Logos; l’insolito rivestimento in materiale gommoso, morbido al tatto, per la Divisumma.
Negli anni ’80, con la crescente standardizzazione tecnologica dei prodotti, il design assume un ruolo ancora più vitale nella strategia aziendale: il design diventa mezzo di distinzione e garanzia dell’eccellenza del prodotto.
Sul mercato la novità sono i personal computer. Per il primo PC Olivetti, l’M20 del 1982, lo studio Sottsass adotta una soluzione che integra tastiera, unità centrale e video in un unico corpo.
Ma nei modelli successivi il design Olivetti deve piegarsi all’esigenza di componibilità dei PC, che impone la separazione dei tre componenti base.
Nel campo dei notebook il design Olivetti dedica particolare attenzione all’ergonomia, come nel caso dell’M10 (1983) di Perry A. King e Antonio MacchiCassia, che offre un display a inclinazione variabile e tasti facilmente leggibili, e del Quaderno (1992) di Mario Bellinie Hagai Shvadron, il primo notebook in formato A5.
Negli anni ’90 la tradizione del design Olivetti è mantenuta viva da Michele De Lucchi, a cui si devono i notebook delle serie Philos (1992) ed Echos (1993), oltre a numerose stampanti, fax, copiatrici e altre macchine multifunzionali, in prevalenza con tecnologia inkjet.
Con De Lucchi il design Olivetti continua ad ottenere riconoscimenti, come testimoniano il Compasso d’oro assegnato alla stampante ArtJet 10 nel 2001 e l’IF Design Award attribuito al Cebit di Hannover nel 2000 a un prodotto multifunzionale, il JetLab 600.













