Chi tiene in mano questo libro tiene nelle mani (forse) un uomo nudo [...].
Il corpo di un uomo nudo è fragile, si sa, e se lo hai nelle mani, ti prego di avere pazienza, di toccarlo adagio...
Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, ediz. ADELPHI, Ottobre 2010, pag.11
Se dovessi usare una parola
per descrivere quello che per me è Ettore Sottsass allora quella parola
sarebbe sguardo.
Lo sguardo attento di un uomo
fragile, che adagio si posa su tutto ciò che lo circonda.
Lo sguardo che si
preoccupa degli altri individui, li scruta, li osserva e che poi permette di
progettare architetture e oggetti della vita quotidiana che diventano sacri,
perchè creati per le anime delle persone.
Lo sguardo pieno di nostalgia che si
perde nelle pianure verdi, azzurre, fiorite o dorate.
Lo sguardo che diventa una
sola cosa con gli orizzonti rossi, il cielo indaco, poi blu scuro, e poi nero
con le stelle.
Ecco
cosa ho voluto rappresentare con il mio HandMade
Book.
Per il rivestimento della copertina scelgo delle immagini che rispecchino la sequenza logica del mio ragionamento, cioè ispirandomi al modo in cui Ettore Sottsass descrive le situazioni: una particolare prospettiva che parte focalizzandosi su ciò che è più vicino fino ad arrivare a qualcosa di lontano, di infinito.
- Per rappresentare la fragilità scelgo una Texture di Memphis;
"
Esiste un rito magico con il quale si invoca e si propizia la pioggia innaffiando la polvere secca della terra. "
Ettore SOTTSASS, Per un Bauhaus immaginista contro un
Bauhaus immaginario, in "Casa e Turismo", Milano n.
12, 1956
- Per lo sguardo utilizzo l'immagine della campagna pubblicitaria per la macchina da scrivere realizzata da Ettore Sottsass, Olivetti Valentine, 1968;
"So bene che l'aria del cielo è invasa da parole, da miliardi di parole di tutte le lingue che producono ogni giorno un rombo terrificante; non si sente ma so che tutte quelle parole ci sono."
Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, ediz. ADELPHI, Ottobre 2010, pag.157
- Per rappresentare il mondo del design, scelgo il Disegno per un vaso in vetro, 1983;
"Se io avessi lavorato a larghi gradini la collina e se avessi scavato canali grandi e piccoli – come le vene di un braccio – perché l'acqua della pioggia fosse raccolta, curata e amministrata a coprire la terra delle terrazze, e se poi avessi piantato a spazi equidistanti le piantine di riso e guardato ogni giorno il cielo nero mescolarsi, specchiandosi, alle foglie che crescono sott'acqua, e se poi finalmente, dopo centoquaranta giorni, avessi raccolto il riso con pazienza, questo chilo di chicchi bianchi, per me, sarebbe sacro. "
Ettore SOTTSASS, Metafore, a cura di Milco Carboni e Barbara Radice, Skira, Milano, 2002
- Per l'architettura invece, il Modellino di architettura in marmi policromi, esposto alla mostra: "Vorrei sapere perché. Una mostra su Ettore Sottsass", Salone degli Incanti, Trieste, 6 dicembre 2007 - 2 marzo 2008
"Se fai un buco nella roccia, uscirà l'acqua. Uscirà calma, immobile, che respira adagio dal fondo della roccia e saprai finalmente che vivi sopra la polpa di un frutto celeste. Se fai un segno nel deserto, saprai finalmente quanto sono lunghe le ombre e saprai quanti passi potrai fare e fino a dove è calata a mezzanotte la luna."
Ettore SOTTSASS, Metafore, a cura di Milco Carboni e Barbara Radice, Skira, Milano, 2002
- E ancora per l'architettura il Disegno di una Casa in Toscana;
"Mi emoziono sempre molto quando entro in contatto con i pesi del mondo."
Conversazione con Ettore Sottsass, di Davide Vergas
- Infine per il contesto, scelgo il Disegno di un modulo per ambiente domestico flessibile, MOMA, 1972.
Il tramonto è sceso molto adagio, come succede a giugno.
L'orizzonte è rimasto per lungo tempo rosso cupo, sempre più cupo, mentre il cielo era indaco, poi blu scuro e in alto, nero con le stelle.
Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, ediz. ADELPHI, Ottobre 2010, pag.244
Successivamente seguendo lo schema e le istruzioni di Antonio Gerace (vedi http://antoniogeracedesignallievo.blogspot.com/),
progetto e realizzo ogni componente del mio HandMade Book.
Per la realizzazione della copertina mi sono servita del cartoncino bianco da 1mm. Ho disegnato e ritagliato i due schemi per la struttura principale e successivamente ho incollato il rivestimento e le tasche esterne realizzate precedentemente al PC.
All'interno della struttura principale invece ho applicato le guide per l'inserimento del sistema pieghevole e del blocchetto di fogli bianchi per le note.
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