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capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

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martedì 22 novembre 2011

Max Bill


Max Bill (Winterthur, 1908 - Berlino, 1994)  fu pittore, scultore, architetto, designer; una sorta di “creatore universale”. Difficilmente si riesce a stabilire immediatamente la sua identità! La sua formazione iniziò come argentiere nella scuola di arti applicate di Zurigo. Ma presto, nel 1927, venne attirato da quello straordinario fenomeno culturale che fu il  Bauhaus, nella sede di Dessau. In questo ambito fu allievo di artisti di massimo livello tra cui  Vasily Kandinsky,Paul Klee e Walter Gropius. Dal 1932 al 1936 Bill fu membro del gruppo parigino Abstraction-Création, nella cui galleria espose per la prima volta nel 1933. Nel 1937 partecipò al V CIAM (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne). In quell'anno aderì ad Allianz, unione dei moderni artisti svizzeri.  Si mostrava preoccupato di conciliare l’individuale e il sociale e di trovare un comune denominatore alla libertà totale della ricerca artistica e alle possibilità di ogni realizzazione, che si tratti di architettura o di ogni oggetto d’uso. Bill necessitava, in ogni sua opera, una base matematica per qualsiasi forma d’arte. L' opera non deve essere contemplata passivamente perché ha una funzione precisa: essendo generatrice di campi di energia, di ritmi, di sequenze di colori, è concreta. Le figure geometriche che si riavvolgono su se stesse, le variazioni matematiche, spiegano la necessaria interazione dell' osservatore con l' opera d'arte; la percezione visiva è impegnata per un tempo imprecisato e dà origine ad una serie di interpretazioni. La città, lo spazio funzionano perfettamente benchè scomposti in parti differenti, in opere di pittura, scultura e architettura, che fanno parte dell'uno armonico. Tra i principi esponenti dell’arte astratto geometrica, in particolare dei concretisti zurighesi, Max Bill, influì fin dagli anni trenta sugli sviluppi e sul pensiero sistematico-seriale dell’arte concreta, definita dalle sue stesse parole come «l’espressione pura della misura e della legge armonica». Una ricerca dove domina la sua personale immaginazione, divenendo in tal modo il leader carismatico del concretismo internazionale, influenzando il pensiero dei movimenti artistici della metà del Novecento, tra cui l'italiano MAC, Movimento di Arte Concreta, e conseguendo numerosi riconoscimenti internazionali. Tra i molti si possono citare: Gran Premio alla Triennale di Milano (1951), consigliere onorario dell'Unione Internazionale delle Arti Decorative (1973), laurea honoris causa in Ingegneria dell' Università di Stoccarda (1979) e in Scienze Tecniche dell'Istituto Tecnico Superiore Elvetico a Zurigo (1994). Bill ebbe in vita grande successo come designer.  I suoi oggetti furono improntati ai principi del Funzionalismo e fu l'ispiratore di quella tendenza che, fu chiamata la  Scuola di Ulm. Molteplici sono gli oggetti progettati da questo autore, alcuni dei quali sono entrati nel "cult-design" del XX secolo, come il tavolo quadrato-rotondo del 1949/1960,la sedia a tre gambe del 1949,l'orologio da polso del 1956/1962, (produzione Junghans).

Tavolo rotondo con sedie a tre gambe
Tavolo quadrato-rotondo
 Il tavolo quadrato-rotondo è stato realizzato nel 1949 in collaborazione con Wohnbedarf. Le gambe sono in legno verniciato nero. Il tavolo può assumere forma rotonda o quadrata grazie alla rotazione del piano. Si tratta di uno dei progetti più importanti di Max Bill e rappresenta la svolta dell'artista verso un'arte più concreta. Il piano è di linoleum, mentre le gambe sono in acero verniciato nero. (Altezza: 69 cm, larghezza: 90 cm, profondità: 90 cm, diametro 128 cm). 
Sedia a tre gambe
Bill-Barhocker
  Originariamente Max Bill ideò la sedia a tre gambe nel 1949 per Wohnbedarf. Oggi gli originali sono una rarità molto ricercata. La sedia a tre gambe ha la seduta e lo schienale in compensato sagomato, mentre le gambe sono in faggio naturale. E' stata insignita del riconoscimeto "Die gute Form". (Altezza: 72 cm, larghezza 45 cm, profondità 56 cm, altezzas eduta 44 cm). 
Sedia a telaio incrociato
  Il progetto della sedia a telaio incrociato da parte dello studioso del Bauhaus prima, e direttore della scuola universitaria d'arte poi, risale al 1951. La peculiarità di questa sedia sono le gambe a telaio incrociato. Il modello è stato insignito di diversi riconoscimenti "Die gute Form" da parte dello "Schweizerischer Werkbund" negli anni '50. La seduta e lo schienale sono in compensato sagomato, mentre le gambe in legno massiccio curvato. (Altezza: 79 cm, larghezza: 48 cm, profondità: 52 cm; altezza seduta: 47 cm).
Sgabello di Ulm
  Max Bill disegnò lo Sgabello di Ulm in collaborazione con Hans Gugelot per gli studenti della nuova università di Ulm. Leggero, robusto ed estremamente versatile, può essere utilizzato come sgabello, tavolino o scaffale, ma anche come contenitore trasportabile, vassoio o ripiano per tavolo. I tre pannelli sono uniti tra loro tramite tasselli angolari a incastro posti sui bordi dei pannelli stessi. I pannelli sono in abete rosso non verniciato mentre la barra è in faggio. Un listello applicato alla parte inferiore di ciascun pannello funge da protezione contro eventuali scheggiamenti e scalfitture. 
(Altezza: 44 cm, larghezza: 39,5 cm, profondità: 29,5 cm).

  Un classico tra gli sgabelli da bar è naturalmente il "Bill-Barhocker" di Max Bill. La seduta in pelle nera e le gambe in acciaio cromato conferiscono un'atmosfera da anni '50. Seduta imbottita, telaio metallico cromato. (Altezza: 78 cm, larghezza: 40 cm, profondità: 40 cm).
"Costruzione di un anello a forma di sfera"
granito nero, 1965-1966, 39x47,5x39 cm














"Piramide come ottavo di sfera"
granito di montorfano, 1965, h 65 cm
























    Link di riferimento testo: http://it.wikipedia.org/wiki/Max_Bill#Bill_designer
 Link di riferimento immagini: