“Qualche mese dopo il lancio di Mascaren, la ditta Kartell realizza un
oggetto completamente industriale, d'identica forma. Danese invia una lettera
chiedendo spiegazioni, cui viene risposto in sostanza: e voi chi siete? Ci
arrabbiamo e facciamo causa. Dopo una lunga ricerca in tutta Europa, gli
avvocati di Kartell non riescono ad individuare esempi di quel cestino
precedenti al nostro. Noi abbiamo solo un ritaglio del <<Corriere della Sera>> del 1961, che
riproduceva un francobollo d’immagine del vaso Camicia. Vinciamo,Kartell è
obbligata a distruggere gli stampi e io scopro che, per la giustizia italiana,
ho inventato "un buco che attraversa un buco".
Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, ediz. Mondadori,
Milano, marzo 2011, 1° ediz. Pag 56
La Kartell è considerata la “griffe del design”.
L'azienda
fu fondata in provincia di Milano dall’ingegnere chimico Giulio Castelli, che iniziò a
lavorare sin da subito con materiale plastico, sperimentando nella produzione
di casalinghi e accessori per automobili. Ad oggi l’azienda rappresenta senza dubbio una delle voci più
autorevoli e all’avanguardia in materia di disegno industriale, non solo in
Italia, ma in tutto il mondo. Il marchio Kartell è un autentico motivo
d’orgoglio per il made in Italy, tanto dal punto di vista tecnologico e
produttivo, quanto da quello creativo e artistico: infatti, nonostante oggi
Kartell sia leader di mercato soprattutto negli Stati Uniti, la produzione Kartell è 100% made in Italy.
Nel 1999 Kartell
ha fondato anche un museo, in cui sono raccolte ed esposte più di 1000
creazioni, inoltre varie creazioni Kartell sono state insignite con prestigiose
onorificenze internazionali, come il Compasso d'Oro dell'ADI (Associazione per
il Disegno industriale), considerato una sorta di Oscar del design.
I pezzi Kartell non hanno età: lo dimostrano oggetti come la serie di contenitori di culto
Componibili di Anna
Castelli Ferrieri (presidente ADI dal 1969 al 1971), in produzione da quasi quarant’anni e
insigniti di innumerevoli riconoscimenti per l’innovazione del progetto, basato
su un design e su un’idea apparentemente semplicissimi: assemblare in verticale
tramite incastro degli elementi seriali che vanno a costituire dei mobili
contenitori pratici e versatili, adattabili a varie necessità, spazi e gusti.
Gli elementi componibili sono infatti adatti ad ogni ambiente: possono “vivere”
in bagno come in camera da letto, in cucina come in soggiorno. Proposti in
forma rotonda e quadrata, i Componibili Kartell possono essere dotati di rotelle. Sono di facile utilizzo
e, naturalmente, di plastica.
La seduta Audrey di Piero Lissoni, con struttura in
alluminio pressofuso, seduta e schienale in materiale plastico disponibile in
vari colori ,invece, appartiene a un gruppo eclettico e multifunzione, adatto a
qualsiasi uso e ambiente: ufficio, casa o studio, indoor e outdoor. Questa sedia
versatile e contemporanea che, per le sue linee semplici, a causa di uno
speciale processo di pressofusione, è composto da due soli pezzi e realizzato
senza viti o saldatura diventa
multifunzionale e adattabile a tutti gli usi.
Louis Ghost è una sedia
nata per stupire, disegnata da Philippe Starck . Più nello specifico, Louis Ghost è una poltroncina confortevole, realizzata in un
unico stampo in policarbonato trasparente e colorato in stile Luigi XV. E’ affascinante, barocca,
stupefacente, ma anche funzionale, stabile, resistente ad urti e agenti
atmosferici e impilabile fino a sei pezzi. Si può scegliere in sei colori
trasparenti, due coprenti lucidi e con stampa. Si adatta in ogni
contesto abitativo, ricreativo o serioso, spiccando per la sua personalità,
ironia ed eleganza.
Icona del design
è la lampada a sospensione FL/Y, ideata e realizzata da Ferruccio Laviani. Giovane e colorata, si presta a installazioni creative, e
porta allegria in tutti gli ambienti, è realizzata in undici varianti di
colore, trasparenti o solidi. Mentre la celebre Take disegnata da Ferruccio Laviani , è una lampada emozionante, ironica e che provoca. L'abat jour da comodino, viene rivisitato, modernizzandosi; Take è
un' elegante e raffinata lampada grazie alla plisettatura del suo
diffusore e all'alta qualità di materiali con i quali viene realizzata; è
composta da due lastre rettangolari simmetriche, ognuna delle quali è caratterizzata
da un bordo bidimensionale che, verso il centro, assume la forma e il volume di
metà lampada. Le due parti, unite formano la struttura, ma allo stesso tempo
creano anche un suggestivo ed emozionale effetto ottico; infatti guardata di lato, Take appare una classica lampada da comodino, mentre guardata di fronte è
strana: si vede la forma rettangolare della lastra. L'effetto plissè del paralume, quando
sia accende la lampadina, ci regala un meraviglioso e magico gioco di riflessi.
Bookworm è una libreria, flessibile, elegante, sinuosa nel design e firmata dal celebre designer
israeliano: Ron Arad, il cui nome è sinonimo di sperimentazione coi materiali e di
rielaborazione concettuale di forme e strutture per l’arredamento. La particolarità di questa libreria è la
possibilità di darle svariate forme a seconda delle personali esigenze e della
propria fantasia. Tutto ciò non va ad incidere sulla sua resistenza, stabilità
e funzionalità. La flessibilità è data d una particolare tecnologia di
lavorazione, che, tramite estrusione, garantisce la resistenza al carico, il
quale supporta ancora meglio il peso, quando la libreria è fissata con forme
curvilinee.
Kartell ha ottenuto i massimi riconoscimenti internazionali
nel campo, fra cui 11 Compassi d’Oro, e alcuni suoi pezzi cult sono esposti al
MOMA di New York e al Centre Pompidou di Parigi.
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