Bruno Munari e il design
“ Il
sogno dell'artista è comunque quello di arrivare al Museo, mentre il sogno del
designer è quello di arrivare ai mercati rionali. ” Bruno
Munari, Artista e designer, 1971

È stato uno dei
massimi protagonisti dell‘arte, del design e
della grafica del XX secolo, dando contributi fondamentali in
diversi campi dell'espressione visiva (pittura, scultura, cinematografia, design industriale, grafica) e non
visiva (scrittura, poesia, didattica) con una ricerca poliedrica sul tema del
movimento, della luce e dello sviluppo della creatività e della fantasia
nell'infanzia attraverso il gioco.
Bruno Munari è figura leonardesca tra le più importanti del
novecento italiano. Assieme allo spaziale Lucio Fontana, Bruno Munari domina la
scena milanese degli anni cinquanta-sessanta; sono gli anni del boom economico
in cui nasce la figura dell’artista operatore-visivo che diventa consulente
aziendale e che contribuisce attivamente alla rinascita industriale italiana
del dopoguerra.
“Un giorno
sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una
lampada. - Noi non facciamo lampade, signore. - Vedrete che le farete. E così fu.” Bruno Munari, a proposito della lampada Falkland.

il portapenne Maiorca e il posacenere Cubo (1958), la celebre lampada Falkland (1964), l'Abitacolo (1971) e
la lampada Dattilo (1978)
Come libero
professionista, Munari ha disegnato
dal 1935 al 1992 diverse decine di oggetti d'arredamento
(tavoli, poltrone, librerie, lampade, posacenere, carrelli, mobili combinabili,
ecc.), la maggior parte dei quali per Bruno Danese. E proprio nel campo del
disegno industriale Munari ha creato i suoi oggetti di più grande successo,
come il giocattolo scimmia Zizi (1953), le molte sculture da viaggio
pieghevoli, per ricreare un ambiente estetico familiare nelle
anonime camere d'albergo (1958)
Oltre alla
progettazione di oggetti d'arredamento, Munari realizzò anche allestimenti di
vetrine (La Rinascente, 1953), abbinamenti di colori per le vernici delle
automobili (Montecatini, 1954), elementi espositivi (Danese, 1960, Robots, 1980) e per le Edizioni d'Arte Danese l'orologio prodotto nel 1963: Multiplo Ora X
in plastica colorata, alluminio, motore d’orologio, diametro 20 cm, e persino dei tessuti (Assia, 1982). A 90 anni, firmò la
sua ultima opera, l'orologio Tempo libero Swatch,
del 1997.

da:
DOMUS n. 359 ottobre 1959