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capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

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giovedì 24 novembre 2011

E.M. Cestino Mascarene

E.M. Cestino Mascarene, produzione Danese 1964

"..un'idea ne genera un'altra, quella del cestino gettacarte e posacenere Mascarene, del 1964: un altro tubo con due fori, stavolta in plastica nera, che ha molto successo al punto di diventare il riferimento per moltissime produzioni concorrenti. Ne trovavi uno in ogni aereoporto e ufficio pubblico o privato."
ENZO MARI, 25 modi per piantare un chiodo, Ediz. Mondadori, 5°ediz. marzo 2011, pag. 56
La ricerca ed il successo ottenuto con il vaso Camicia del 1961, inducono Enzo Mari a perseguire lo studio sulla concezione spaziale e funzionale di interventi basilari (come sono appunto tagli e forature) su oggetti dalla forma semplice, in particolare su volumi primari come il cilindro. Il cestino Mascarene rappresenta la soluzione pienamente industriale, ancora più fruibile del precedente vaso, dal momento che Mari rinuncia al costoso binomio alluminio-vetro per scegliere un solo, ma vedremo altrettanto elegante, materiale. Si tratta di un tubo estruso in PVC, un materiale che negli anni 60 conosce un impiego senza precedenti ed un enorme successo commerciale grazie alla facilità di lavorazione e al basso costo che lo caratterizzano.
Nella foto da sinistra : Tricorno uno appendiabiti 1977, Rocco portaombrelli 1969, Kergulen appendiabiti portaoggetti 1967, Mascarene posacenere gettacarte 1964
Il boom della plastica alimenta quindi una frenesia consumistica che determina la produzione di innumerevoli oggetti e complementi d'arredo. In questo contesto, Danese promuove oggetti della massima semplicità ma altamente innovativi perchè derivanti da un processo produttivo industriale economico ed avanzato. Il lavoro di Mari però si svincola dall'obiettivo puramente commerciale, riuscendo a realizzare anche attraverso oggetti di uso comune un'espressione artistica che si attua nella funzionalità e nella forma, nel grande valore estetico che è universalmente condiviso osservando il gettacarte Mascarene da qualsiasi angolazione.
Un oggetto pratico, che può essere collocato in qualsiasi ambiente, dal più informale al più elegante; di dimensioni contenute (90 cm x 25 cm diam.), presenta una foratura per gettarvi la carta e un comodo posacenere sulla sommità.
Vale la pena citare in questa sede un'altro oggetto : l'appendiabiti Kergulen segue le stesse logiche compositive di Mascarene, ma qui Mari ricerca "nuove proprietà strutturali", una nuova polifunzionalità e una maggiore varietà di percezioni formali. Applica quindi non uno, ma due fori frontali sul cilindro, con funzione di portaoggetti e portaombrelli, mentre opera un sistema di tagli e bucature nella parte superiore, che consentono di appendere gli indumenti.
Questa attenta ricerca del connubio tra semplicità, valori estetici, funzionalità, incontra un valido alleato nel progresso tecnologico: nuove possibilità di lavorazione nel 1980, portano il progettista a rivedere questi modelli. Madagascar, Mascarene, Kergulen vengono riprogettati in funzione di di un diverso materiale: ABS (o melammina) stampato a iniezione, che non richiede più un operatore che intervenga sul tubo per le finiture dei tagli. Nel Kergulen questa evoluzione non si limita alla modalità di produzione, ma si traspone anche nella forma, che ora Mari vuole più architettonica.
Dalla versione del 1962 a quella del 1982, Mascarene mantiene la semplicità formale e l'armonico carattere modulare di un oggetto che trova diffusione in tutti i luoghi che frequentiamo, da quasi 50 anni, divenendo la forma tipologica di riferimento per la maggior parte dei "gettacarte-posacenere" in produzione nel mondo.
Martina La Manna
Bibliografia
STEFANO CASCIANI, Arte Industriale, gioco oggetto pensiero Danese e la sua produzione, Arcadia edizioni 1988 Milano pag. 153-156
Immagini:
STEFANO CASCIANI, Arte Industriale, gioco oggetto pensiero Danese e la sua produzione, Arcadia edizioni 1988 Milano pag. 153-156