fabbrica nazionale di macchine per scrivere. Nel 1911 fu presentata la prima macchina per scrivere, la M1.E'stata la prima prodotta industrialmente in Italia . Ha dentro di se una lunga serie di perfezionamenti e brevetti che la rendono particolarmente originale, facendone una degna capostipite di tutta la futura produzione Olivetti. L'inversione automatica del nastro avviene tramite un occhiello inserito alle due estremità del nastro stesso, questo occhiello, facendo presa su di una leva a cavallo del nastro, fa sì che questa faccia scattare il meccanismo di inversione del trascinamento del nastro stesso. Il meccanismo del margine ha una soluzione originale: quando il giusto margine è stato raggiunto, una leva a cui è fissata una spina di gomma è spinta davanti e ne impedisce l'ulteriore scrittura. La nascita della macchina per scrivere si deve ai due viaggi che Camillo Olivetti fece in America. Il primo viaggio avvenne al seguito del suo insegnante Galileo Ferraris dopo la laurea in ingegneria elettrica, gli permise di rimanere per due anni assistente nel reparto di ingegneria elettrica dell'Università di Stanford, ciò gli permise di venire a conoscenza di tutta una serie di tecnologie in quegli anni in rapido sviluppo comprese anche quelle relative alle macchine per scrivere e della tecnologia necessaria per produrle. Olivetti macchina da scrivere M1
l'innovazionione tecnologica ed eccellenza formale: i due pezzi del coperchio e della copertura combaciano perfettamente con linee morbide, realizzate grazie al nuovo processo di pressofusione,per cui la carrozzeria può essere studiata come un unico involucroda modellare. Un ruolo primario è svolto da Marcello Nizzoli,architetto eclettico con una forte propensione alla comunicazione,che fin dal 1938 ha uno stretto rapporto di collaborazione con l’Olivetti.I prodotti di Nizzoli sono disegnati con uno stile improntato a una continua ricerca della massima funzionalità e sincerità espressiva;tra gli altri si ricordano le calcolatrici MC4 Summa , Divisumma 24 e Tetractys .
Nel 1958 entrò in Olivetti anche Ettore Sottsass, con la cui collaborazione vengono creati prodotti come l'Elea 9003, la Valentine e il computer M24 .La Velentine valse a Sottsass il Premio Compasso d’oro nel 1970. In Italia è conosciuta soprattutto come la rossa portatile, ma ne sono state prodotte anche bianche per l'Italia e blu e verdi rispettivamente per la Francia e Germania, oggi praticamente introvabili. Caratteristica principale della Valentine, è la trasportabilità della macchina, che a differenza delle precedenti, non aveva una valigetta esterna in cui chiuderla, ma era essa stessa la valigetta: la parte posteriore della macchina è stata progettata come chiusura della valigetta, comprensiva della maniglia, mentre l'unica parte esterna è un guscio-scatola, in ABS, per proteggerla da qualsiasi colpo, esso si fissa alla macchina grazie a due sicure di gomma laterali poste, appunto, sul guscio esterno.L'importanza della Valentine è sottolineata dalla sua presenza dagli inizi degli anni settanta nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York. Olivetti Valentine

L’era dei prodotti elettronici si apre con l’Elea 9003 il primo grande elaboratore realizzato in Italia. Verso la metà degli anni ’70 la domanda delle imprese si orienta piuttosto verso i prodotti elettronici: minicomputer, microcomputer e anche macchine da calcolo e contabili rivitalizzate dalla tecnologia elettronica. Hanno un discreto successo anche i primi sistemi specializzati di scrittura che consentono la memorizzazione e gestione elettronica dei testi. ET 101 è la prima macchina per scrivere elettronica nel mondo.Il progetto fu guidato da Filippo Demonte per la parte elettronica e da Gian Luigi Ponzano per la parte meccanica. Non c’è né video, né display, ma una memoria di riga consente di correggere le ultime parole digitate. Il design di Mario Bellini conferisce alla macchina un’immagine di professionalità e di tecnologia avanzata che viene apprezzata nel mondo delle segreterie.Olivetti ET 101
Negli anni '80 con la crescita tecnologica dei prodotti il design diventa la distinzione e la garanzia dell'eccedenza del prodotto. Sul mercato la novità sono i personal computer. Per il primo PC Olivetti, l’M20, lo studio Sottsass adotta una soluzione che integra tastiera, unità centrale e video in un unico corpo




http://www.storiain.net/arret/num144/artic2.asp http://www.storiaolivetti.it/percorso.asp?idPercorso=625 http://www.storiaolivetti.it/template.asp?idOrd=1&idPercorso=639http://it.wikipedia.org/wiki/Olivetti http://it.wikipedia.org/wiki/Olivetti_M1http://it.wikipedia.org/wiki/Olivetti_Valentine
http://images01.olx.it/ui/11/43/87/1308729416_81823687_1-Immagini-di--olivetti-macchina-da-scrivere-1910-M1.jpg
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Prof.ssa ho sempre lo stesso problema di visualizzazione della scrittura e delle immagini.




