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capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori
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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

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mercoledì 14 dicembre 2011

SOTTSASS AND OLIVETTI by vanessa FURFARO

 SOTTSASS AND OLIVETTI

Provate a scrivere Olivetti su Google e il risultato sarà il sottostante… 
FOTO_1
 ...la maggior parte delle persone, compresa la sottoscritta,  associa il marchio Olivetti a una macchina da scrivere. Bene, Olivetti is not only typewriter! C’è dell’altro… molto altro… Questo grande marchio piemontese oltre che ad una macchina da scrivere è accostato al designer Ettore Sottsass, al quale, intorno al 1958, era stata offerta la possibilità di diventare il designer per la nuova Divisione Elettronica della Società Olivetti. E.S. dice di aver accettato la proposta, purché l’industria lo accettasse come “consulente”. Perché consulente?
“Come si sa, essere consulente significa essere chiamati a dare un parere e (se uno ci riesce) una soluzione, ogni volta che nasce un problema limitato e specifico.” 
(Ettore Sottsass, Scritti 1946-2001, Neri Pozzi Editore, Vicenza 2002, pag.316)
FOTO_2 
La nuova divisione elettronica doveva essere diretta da Roberto Olivetti e dal punto di vista scientifico dall’ingegnere Mario Tchou (figlio dell’ambasciatore cinese a Roma). Tchou, Sottsass e Roberto Olivetti diventeranno amici inseparabili e certamente anche per questo la banda dell’Elea è andata avanti benissimo. Vi era però un problema di base: “come si raccolgono e come si passano le informazioni dall’industria, dalla fabbrica al consulente e dal consulente alla fabbrica? Chiunque abbia lavorato con un’industria o un istituto di una certa dimensione e complessità, sa molto bene che ‘l’informazione’ non è rappresentata da un numero di dati chiusi, finito, stabile, organizzato nel tempo e nello spazio e raggiungibile con facilità. L’informazione – cioè quell’insieme di dati che servono per sapere che cosa fare, quando farlo, come farlo, con chi farlo, per chi e fino a che punto – in qualunque organismo un po’ complesso per struttura e dimensione, è una specie di polipo senza forma, anzi un polipo che cambia forma senza sosta per l’effetto di energie che premono dall’esterno. L’informazione è una figura dinamica sulla quale – se uno la vuole possedere – gli occhi devono essere sempre fissi; una figura con la quale si è costretti a colloquiare in permanenza. L’informazione, per chi la vuole possedere, richiede una pazienza da cacciatore, richiede a volte aggressività, richiede invenzione, a volte richiede il colpo di mano e richiede soprattutto ‘ il potere’ per essere trovata e tenuta”. (.... autore, etc...)
C'è da dire che alla fine degli anni '50 l'Olivetti possedeva una struttura con forte centralizzazione del potere in mano di gruppi molto ristretti, e proprio Sottsass era finito nel gruppo delle poche persone che possedevano gran parte del potere centrale!
Bene, Sottsass inizia con quello che sarebbe diventato il suo primo Compasso d’Oro, l’ELEA 9003, una tappa importante sia per il lavoro di Sottsass che per il design in generale. Qui di seguito alcuni suoi disegni-appunti ...
 FOTO_3
FOTO_4
FOTO_5
Come già detto OLIVETTI è MACCHINA DA SCRIVERE:

FOTO_6_DIDASCALIA_1:TEKNE3 Il design della Tekne segue linee verticali e orizzontali semplici ed elementari che corrispondono agli assi del corpo dell’operatore. 
(FOTO_7 FOTO_8: disegni...)
Un’altra macchina da scrivere elettrica  fu la Praxis 48. Seguirono quelle portatili: FOTO_9_DIDASCALIA_2:Praxis 48 
FOTO_9_DIDASCALIA_2:Praxis 48 
FOTO_10_DIDASCALIA_3: Lettera DL 
Lettera DL, la rinomata Valentine e Lettera 36.
FOTO_11_DIDASCALIA_4:Valentine 
FOTO_12_DIDASCALIA_5: Lettera 36 


FOTO_13 FOTO_14 (fumetti....)
SOTTSASS 
AND 
CALCULATORS 
FOTO_15_DIDASCALIA_6:Logos 27


FOTO_16
FOTO_17_DIDASCALIA_7:MC 24
FOTO_18_DIDASCALIA_8:Summa 19 





FOTO_19_DIDASCALIA_9: Divisumma 26 
Negli anni ’60 la Olivetti si scontrava con un grave problema industriale. Doveva passare dalle macchine da calcolo a tecnologia meccanica a quelle a tecnologia elettronica. Questo passaggio toccava pure il design. Da un design di tipo estetizzante si doveva passare a un design più neutro. Da una serie di oggetti isolati si passava a disegnare sistemi di oggetti che dovevano essere in qualche modo collegati tra loro perché erano destinati a disegnare interi ambienti di lavoro… 
...Synthesis  45
Il design dei mobili della Serie 45, progettata da Ettore Sottsass e altri designer a partire dal 1972, riscuote un buon successo sul mercato europeo. Nel 1974 una prolungata campagna pubblicitaria della ditta Conran, unico distributore della Serie 45 in Gran Bretagna, fa leva sul design dei mobili della Olivetti Synthesis.
 FOTO_20, e 21 (già pubblicate) 22 (dettaglio rosso...)
FOTO_23_DIDASCALIA_10:Sedia Z9/r per dattilografia, disegnata da Ettore Sottsass.
FOTO_24
FOTO_25_DIDASCALIA_11:Manifesto con accessori da ufficio
FOTO_25_DIDASCALIA_11:Manifesto con accessori da ufficio 

Modularità della Serie 45 consente una grande varietà di soluzioni di arredamento.
FOTO_26 
Due classificatori verticali alti 77 cm con l’aggiunta di tavolini e sedie prodotte dalla Olivetti Synthesis consentono di realizzare in modo semplice questo posto di lavoro.
FOTO_27
Il primo schedario orizzontale. Questo prodotto, affiancato in seguito da una vasta gamma di mobili e arredamenti per ufficio, ha dato il via a un nuovo settore di attività della Olivetti. Gli schedari orizzontali hanno riscosso un notevole successo e sono rimasti in produzione per diversi decenni. L'insieme di queste attività assume una certa importanza e soprattutto ha un carattere nettamente distinto da quello delle macchine per scrivere e delle telescriventi che in quel momento sono i principali prodotti dell'offerta Olivetti. Con i mobili non è questione di meccanica fine, che richiede alta precisione e piccoli componenti, ma di lavorazione di grandi superfici di lamiera d'acciaio.
 FOTO_28 

La produzione di classificatori verticali Olivetti  viene quindi sviluppata con una molteplicità di modelli rispondenti alle più diverse esigenze – per formato e tipologia dei documenti – di archiviazione. L’immagine si riferisce a un classificatore per documenti di formato A3 ed evidenzia diverse soluzioni delle cartelline sospese contenute in ogni cassetto.
  ...Icarus 
 FOTO_29
La Serie Icarus, disegnata da Ettore Sottsass e Michele De Lucchi, si caratterizza per un largo impiego di materiali plastici e per un elevato grado di modularità e componibilità di diverse soluzioni di arredamento.
FOTO_30


Fonti: http://www.centrepompidou.fr/Pompidou/Accueil.nsf/Document/HomePage?OpenDocument&L=2 
Ettore Sottsass, Scritti 1946-2001, Neri Pozzi Editore, Vicenza 2002