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capodanno a new york 2012 foto cecilia polidori

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"Si continua ad abbandonare qualcosa. Si continua a dire addio. Il problema, forse, è cercare d'inventare nuove perfezioni, pensare che ogni momento è una perfezione che comunque si può perfezionare..."

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte, maggio 2010

"Si procede per tentativi, valutando empiricamente le diverse soluzioni possibili..."

Enzo MARI, 25 modi per piantare un chiodo, marzo 2011

la foto di fondo è un autoritratto dell'Autrice all'esterno di The Cloud Gate, AT&T Plaza, Millenium Park, S Michigan Ave, Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, il Fagiolo,agosto 2011

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lunedì 9 aprile 2012

My 2nd Sottsass Handmade Book

L'architettura può essere fatta di poco, di molto poco, purché questo poco sia tutto quello che gli uomini devono avere per non dimenticarsi di essere uomini e niente altro. Niente altro che questo.”
Ettore SOTTSASS, Chiariti i misteri della pittura astratta, "Sempre Avanti!", Milano, 12 febbraio 1948
Con queste parole ha inizio il racconto del mio Handmade Book...




“ Ho cominciato come fanno quasi tutti i bambini, tenendo la matita stretta nel pugno come un'arma di difesa, perchè la matita in quei primi anni è un'arma di difesa. Depositare un segno sul vuoto del foglio bianco è appunto un modo improvviso di difendersi dal vuoto dello spazio sconosciuto: da un corridoio buio senza luce.

Ettore SOTTSASS, Scritto di notte , ediz. Adelphi, Ottobre 2010, pag 48















Una volta dipingevo tempere, un po’ per curiosità, ma soprattutto perché sono sempre stato affascinato dai colori. I colori poi si stendono come macchie o si allungano in righe, si allontanano o si mescolano
Ettore SOTTSASS, Scritto di notte , ediz. Adelphi, Ottobre 2010, pag 227
   

“ Essendo oggetti racchiudono uno spazio. Un oggetto è chiuso in se stesso, in qualche modo, ed è interessante invece come le cose di Ettore Sottsass riescano a esprimere uno spazio oltre quello chiuso dell'oggetto stesso.
BOZZER,MASCELLANI,MINUZ, Vorrei sapere perché/ I wonder why Ettore Sottsass, ediz. Electa S.P.A., Milano, 2008, pag.99





“ I suoi oggetti sono un costante esercizio per deviare la nostra fiducia dal vedere al sentire del nostro tatto, del nostro fiuto, della nostra stessa pelle alla ricerca di un concetto di origine. Ogni sua produzione, ogni oggetto che possiamo toccare con le nostre mani è frutto di una complessa elaborazione intellettuale che coinvolge la sua curiosità.
BOZZER,MASCELLANI,MINUZ, Vorrei sapere perché/ I wonderwhy Ettore Sottsass, ediz. ElectaS.P.A., Milano, 2008, pag. 128

“ Io non credo di aver inventato niente, ho proposto un modo di essere ”
Ettore SOTTSASS, Vorrei sapere perchè - I wonder why, ediz. Mondadori, 2007
designer dovrebbe sapere che gli oggetti possono diventare lo strumento di un rito esistenziale.”
Ettore SOTTSASS, Nel mondo degli oggetti," Domus",n° 900, Milano, aprile 2004